Piano Salva Sartoria – Parte 2 di 2

 

Eccoci alla seconda parte dell’articolo che illustra il piano che ho chiamato “Salva Sartorie”

Torno brevemente nell’introdurre l’articolo a ricordare il concetto principale del primo articolo.

Ora è importante capire che l’unica cosa che conta sono i soldi che sono entrati e usciti oggi, nell’immediato. 

E al massimo i soldi che sono entrati e usciti questa settimana. Con una proiezione dei soldi che entreranno e usciranno settimana prossima e così via, almeno per 2 mesi.

Se i soldi che devono uscire settimana prossima sono di più di quelli che incasseremo, la Sartoria deve fare il possibile e l’impossibile per evitare che questo accada. E deve farlo ora.

Non c’è tempo per pensarci troppo. Bisogna fare tutto senza rimandare. Anche se è difficile e ci fa male lo stomaco per l’ansia.

Il problema è che durante una crisi, che sia il Coronavirus oggi o altro in futuro, avere un pareggio tra entrate e uscite è essere vincente. 

Non raggiungere questo obiettivo ci porta inevitabilmente al dissesto finanziario e a far parte di quel 20% di Sartorie che forse non riapriranno nemmeno la serranda di cui ti parlavo.

Non essere tra quelli. Segui il piano.

Durante una crisi lo scopo è sopravvivere, non mantenere i dipendenti e le sarte ma avere parità.

Per le sarte tue dipendenti : Ricorda per il loro bene che tanto in una situazione di crisi difficilmente potranno trovare un altro lavoro, è meglio dover stringere i denti per un periodo di tempo e poi essere assunte nuovamente da te con una sartoria pronta ad affrontare nuove sfide, che prendere ancora uno, due stipendi e poi finire licenziati per sempre dato che la tua Sartoria chiude , non esisterà più e loro un altro lavoro vero difficilmente  lo troveranno.

 

Il COMPORTAMENTO DI NOI TITOLARI DI SARTORIE

 

Forse non te ne accorgi, io che vedo realtà a livello nazionale e mi sto affacciando anche a livello Europeo negli ultimi mesi ti giuro che è fin troppo comune vedere Titolari che spremono troppo le finanze della Sartoria, che ci sia o no abbastanza incasso per la sartoria stessa.

Il problema poi è che i “vizi”, una volta acquisiti, sono difficili da togliere, sia emozionalmente che economicamente che anche in termini di tempo.

Spero di averti fatto riflettere , ma è davvero importante che tu faccia un rendiconto finanziario anche della tua famiglia e porti sotto controllo le spese in relazione alla tua situazione il più velocemente possibile.

Carta e penna e taglia tutto quello che puoi. 

 

E SE CHIEDO IL PRESTITO AGEVOLATO?

 

A mio parere personale, di quello che ho visto e vissuto nelle Sartorie, penso che contrarre un debito senza sapere se potrai ripagarlo è stupido. Ciò che non controlli ti fa fuori.

Se chiedi un prestito ora e ricevi denaro per coprire le spese…sei sicura che basteranno o che la Sartoria reggerà il peso del debito nel futuro quando pagherai le rate?

I problemi che devi risolvere oggi non sono: “Conte  mi darà o no 25.000€ di prestito” garantito dallo stato (poi ci sarebbe da dire a riguardo, ma mi dilungherei in discorsi noiosissimi,…comunque ti supplico leggi bene le carte se sei intenzionata a chiederlo) ma…

  • Come sopravviviamo?
  • Come stabilizziamo finanziariamente la Sartoria?
  • Come arrivo a pari?
  • Come preserviamo i soldi rimasti in cassa per sopravvivere un trimestre in più?
  • Come possiamo minimizzare di appesantire di debiti il nostro futuro diventando aggressivamente “risparmiosi” oggi?

 

Dato che i motivi in tempi di crisi per i quali puoi andare incontro al blocco del conto corrente sono infiniti e spesso ti capiteranno addosso senza preavviso alcuno, devi passare a giocare in difesa il più velocemente possibile. (Sapevi ad esempio riguardo al prestito agevolato garantito dallo stato che, se non paghi una rata, te la vedrai direttamente con l’agenzia delle Entrate? Leggi le carte…)

 

ULTIMA PARTE DEL PIANO SALVA-SARTORIA

 

Ti parlo dell’ultima azione fondamentale che devi fare : le spese da affrontare, spese rimaste arretrate e spese fisse mensili.

Che dire ad esempio del canone d’affitto del locale?

Pur essendo la situazione di ognuno diversa, come spassionato suggerimento sarebbe buona cosa essere  responsabili nel chiedere  una dilazione e/o una diminuzione dei canoni di affitto relativi alle tue attività, a prescindere dai decreti o altro che viene fatto.

Comincia subito a parlare apertamente con le persone alle quali devi pagare gli affitti. 

Non ti aspettare che i padroni del locale chiamino te per dirti di non preoccuparti e ti fanno sconti, dilazioni o altro. Se lo hanno fatto con te sono da lodare.

A me non sta capitando ad esempio, e lo considero normale. Ci sperano che tutto possa andare avanti, almeno per loro, normalmente con le entrate.

Ma sanno dentro di loro che questa conversazione potrebbe accadere, se non è già avvenuta. 

L’importante è farla nel modo giusto, cioè anticipare il problema e non tirare silenziosamente la corda  e poi trovarsi a negoziare con una persona già  maldisposta nei tuoi confronti.

Se la tua situazione in termini di perdite è già abbastanza grave, parti con la richiesta iniziale di sospendere tutti i pagamenti per almeno 60 giorni. 

Poi puoi negoziare una riduzione o altro ma dipende sempre da quello che puoi permetterti di fare per sopravvivere.

Sicuramente ci saranno tra tanti di voi che mi stanno leggendo o ascoltando che avranno dissapori, litigi ecc…con il proprietario, ma anche chi deve prendere del denaro da affitti vari deve capire che e il coronavirus economicamente ha colpito anche lui tramite te. 

Non è che non vuoi pagarlo perché ti sei spesa i soldi in Gioielleria, centri benessere e pranzi al ristorante… è che non puoi.

Inoltre non è detto che riaprendo gli incassi tornino ai livelli di prima che ti permettevano di sostenere quel livello di affitto. 

Quindi è da programmare una diminuzione del canone per altri 4-6 mesi intanto che la Sartoria riparte.

Come detto, è possibile che tu possa incontrare anche tizi con i quali è impossibile negoziare, ma l’importante è che tu sia stato chiaro e pulito sin da subito.

 Se non potrai pagarlo nonostante le sue rimostranze e ti minaccerà di questo e quest’altro… beh sarà meglio gestire quelle “conseguenze” quando la Sartoria sarà sopravvissuta economicamente e sarai quindi nelle condizioni di gestire quei problemi. Ora no. Prima le cose più urgenti e importanti, una cosa per volta.

La cosa peggiore che puoi fare in questo momento è quella di bloccarti. Se ti farai trovare fermo quando arriva la tempesta e non avrai fatto nulla di quello che ti ho detto, verrai letteralmente spazzata via.

Fornitori, parcelle e altre spese da sostenere e che non stai onorando per mancanza di fondi.

 

 Quando una sartoria è in crisi e non riesce a pagare le fatture e le spese (questo sempre, non solo quando c’è il coronavirus) è meglio abbondare in termini di comunicazioni piuttosto che essere silenziosi mentre sparire è la cosa peggiore che tu possa fare. 

Tutti quelli che hanno a che fare con la tua sartoria in questi periodi di tuo “non pagamento” sono ovviamente nervosi. 

Sono nervosi anche per il loro lavoro, sono nervosi perché devono ricevere dei pagamenti da te, sono nervosi sul fatto che gli pagherai quella fattura, la rata dell’affitto o del finanziamento ecc…

Probabilmente non puoi avere le risposte perfette per tutti e sarà quasi impossibile che tu possa dire a tutti quello che vogliono sentirsi dire. È ovvio. 

L’importante é che tu sia aperta e onesta riguardo alla situazione. 

Tutte queste persone meritano di essere tenute al corrente della tua situazione, perché hanno bisogno di sapere con chi stanno avendo a che fare.

Di base hanno bisogno di sapere che ti importa anche di loro, nonostante magari tu non possa accontentare tutti immediatamente al 100%. Ma si meritano e devi dirgli senza timore le cose come stanno.

Devi comunicare a tutti che hai preso la situazione in mano. Stai lavorando per portare la Sartoria a pareggio  e che se vogliamo arrivare sani e salvi tu hai chiare l’elenco di azioni necessarie per poter rimanere in quota.

Questi accorgimenti dovrebbero permettere alla Sartoria intanto di mantenersi per almeno altri 2 mesi, attendendo una ripartenza delle attività. 

Da lì in avanti se le misure prese basteranno e si tornerà pian piano in quota, tutti torneremo alla normalità il più velocemente possibile. 

Se la situazione peggiorerà, si dovranno prendere misure ancora più stringenti.

A seconda di come va la situazione adeguerai il tuo piano salva Sartoria fornito.

Ma terrai tutti aggiornati in tempo reale e hai già visto come elaborare un piano per  tipi di scenari diversi dai quali la Sartoria esce ogni volta come vincitrice, per essere stata in grado di sopravvivere. 

Capisco, Non sei in grado in una situazione come questa di dare tutte le certezze che vorresti, come non ne abbiamo di certezze anche per noi, ma sicuro che ce la faremo e che il sole tornerà a splendere per tutti se collaboriamo in questo momento diffcile.

Questa crisi per te sarà una ottima maestra sul come è necessario imparare a giocare “in difesa” nei momenti difficili, che sia Coronavirus o momenti difficili economicamente che la Sartoria dovrà gestire e se sopravviverai e imparerai la lezione, questo farà di te un titolare decisamente migliore di quando in questa crisi ci sei entrato.

Grazie per l’attenzione, tornerò a post più normali prossimamente ne sono convinto. Forza!!!

 

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